Energia: che cosa ci attende? Da oltre un anno abbiamo imparato a convivere con sbalzi di prezzo improvvisi. Con forti contraccolpi sulla produzione industriale e sul bilancio economico delle famiglie italiane. Le scosse più forti sono state avvertite nei mercati del gas naturale e del carbone con notevoli turbolenze anche nei mercati petroliferi.
Gli effetti globali dello shock energetico
Gli analisti concordano nel datare l’origine di questo shock – senza precedenti – a ben prima dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia che ha portato alle sanzioni finanziarie e all’embargo sulle esportazioni di petrolio. E poi, per ritorsione, al taglio di fornitura di gas all’Europa da parte della Russia. Con il risultato che grandi importatori, come la Germania, hanno dovuto ridurre il consumo di energia e cercare altre fonti di approvvigionamento.
Paesi a basso e medio reddito hanno faticato ad accedere all’energia a prezzi accessibili. Pakistan, Bangladesh, Sri Lanka (ma sono solo alcuni esempi) hanno dovuto affrontare blackout. L’aumento dei prezzi del carburante si è riversato sui mercati alimentari…
Missione Algeria per l’Italia
E l’Italia è perfettamente allineata in questa dinamica globale. Nei passati dodici mesi abbiamo assistito al varo di misure a breve termine per cercare di proteggere i consumatori dall’impatto della crisi. Sono state aumentate o diversificate le forniture di petrolio e gas; sono stati accelerati alcuni cambiamenti strutturali.
Energia: che cosa ci attende? Nella politica delle nuove alleanze si inserisce anche la recente missione di Giorgia Meloni in Algeria, Paese cruciale per l’Italia nella strategia di approvvigionamento e diversificazione energetica. Per questo viaggio è stato “scomodato” addirittura il Piano di Enrico Mattei e si è parlato del Mediterraneo – e dunque dell’Italia – come di un futuro hub per la distribuzione di energia in Europa.
Obiettivo energie rinnovabili
Energia: cosa ci attende? Intanto i mercati energetici rimangono estremamente vulnerabili. La crisi ci ricorda la fragilità e l’insostenibilità dell’attuale sistema energetico. E l’urgenza di accelerare sugli investimenti nelle fonti di energia rinnovabile. Oltre l’80% della domanda di energia è infatti ancora prodotta utilizzando combustibili fossili, con pesanti danni all’ambiente sotto forma di emissioni di gas serra e inquinamento.
Energia: che cosa ci attende? Abbiamo intervistato Marco Cantamessa, professore ordinario di Gestione dell’Innovazione e Sviluppo Prodotto al Politecnico di Torino.
Carla De Meo (Treviso, 1966), giornalista professionista. Ha lavorato per il Sistema Camerale Veneto, al Gazzettino, ad Antenna Tre. Conduce convegni ed eventi formativi (Made Expo, Edilportale) si occupa di comunicazione strategica di progetti online e offline (edilizia, sostenibilità, economia circolare, comfort, hotellerie).