Il nucleare in Italia? È quasi impossibile, purtroppo.

A colloquio con Lorenzo Magnea, ordinario di Fisica all'Università di Torino. «Un errore ignorare l'energia atomica se si desidera davvero a una piena transizione ecologica».

09Feb '23

Il nucleare in Italia? È quasi impossibile, purtroppo.

Lorenzo Magnea insegna Fisica all’Università di Torino. È il promotore del progetto Sci4dem, Science For Democracy, portato avanti e implementato già da qualche anno in collaborazione con il prof. Giuseppe Tipaldo, sociologo della comunicazione.

Sci4Dem nasce come corso universitario dal titolo “Fisica per cittadini“, aperto non solo agli studenti e i media lo hanno ribattezzato subito come “il corso anti bufale“. In verità c’è di più: corso e progetto hanno l’ambizione di fornite gli elementi di conoscenza di base (definita la “cassetta degli attrezzi“) per permettere a chiunque di non essere sopraffatto da un numero troppo grande (o troppo piccolo), da un grafico, da una percentuale, dalla notizia scientifica che piove improvvisa e che ci disorienta.

Il corso è iniziato ben prima della pandemia, ma questa ha reso evidente quanto grande sia la necessità che la scienza impari a comunicare se stessa e di quanto qualcuno con la scienza costruisca terrorismo mediatico a proprio personale vantaggio.

La crisi energetica scatenata dall’invasione russa dell’Ucraina, la transizione energetica di cui parliamo da anni, il cambiamento climatico ormai evidente anche ai più scettici, ci ha messo di fronte alla crisi perfetta. Dobbiamo abbandonare le risorse fossili per creare energia. Su questo siamo più o mento tutti d’accordo. Sul come, invece, il dibattito scientifico è aperto.

Le energie rinnovabili sono in grado, da qui prossimi, da sole, a permetterci di abbandonare per sempre il petrolio e i suoi derivati. No, non certo nel breve e medio termine. La transizione è, appunto, una transizione. Dovremmo forse guardare al nucleare?

Il nucleare in Italia è quasi impossibile

Secondo il professor Magnea,, ma date le condizioni no. L’informazione ha reso un pessimo servizio alla causa, ha creato mostri che non esistono e visto che peer ben due volte i cittadini italiani hanno espresso la loro contrarietà alla produzione di energia nucleare, continueremo a comperarla dalla vicina Francia.

Non è una scelta molto razionale visto che la CO2 causa ogni decine di migliaia di morti solo in Italia, mentre le centrali nucleari nei 70 anni di attività, in tutto il mondo ne hanno provocati alcune migliaia (quasi tutte legate al disastro irripetibile di Chernobyl).

 

Il nucleare in Italia è quasi impossibile

E persino in Germania si sono infilati in un cul de sac impensabile. La scelta fatta a suo tempo da Angela Merkel di chiudere le centrali nucleari (sia chiaro: in linea con una chiara e netta volontà popolare) si è rivelata un errore, perchè ha costretto la Germania a una totale dipendenza dal gas russo. La guerra ha rimescolato le carte e portato alla clamorosa decisione di riaprire al carbone. Siamo al paradosso.

Fino a quando il panorama sarà dominato dall’irrazionalità e dell’incapacità di osservare i numeri per quello che sono, sarà difficile arrivare in tempi ragionevolmente rapidi a una piena transizione ecologica. Dovremo convivere ancora a lungo con i danni diretti e indiretti causati dalla Co2.

 

 

 

 

releated posts

ADD YOUR COMMENT

This site is protected by reCAPTCHA and the Google Privacy Policy and Terms of Service apply.