«Transizione significa anticipare il cambiamento». Trasformare quello che stiamo facendo, preparandoci in anticipo ad una realtà che ancora non conosciamo. Quasi un correre “a fare spenti nella notte” ma con una vision e una scommessa ben chiari in testa. È il leit motiv dello speech di Luca Sburlati, Ceo Pattern Group, all’evento Transiti0n 2022. Un percorso non solo concettuale il suo ma calato nella pratica, nel quotidiano del Gruppo che guida e che dal 2019 ha visto modificare radicalmente il suo approccio al business.
La pandemia è stata impattante per tutto il mondo delle imprese, ma l’esperienza di Pattern ci racconta anche un’altra storia. La transizione è una condizione che vive nel presente e prepara il futuro. La sfida è complessa, ovvio. Il futuro non è definito, non ha certezze, ma proprio per questo è necessario imparare a comprendere “prima” ciò che sarà “dopo”.
«Abbiamo scommesso sulla tecnologia e sui giovani»
La storia industriale degli ultimi tre anni di Pattern è la conferma che la transizione non va mai rinviata. «Il cambiamento deve essere quotidiano, costante. E neppur può essere demandato. Transizione significa anticipare il cambiamento» spiega Sburlati. «Attraverso la tecnologia e la virtualizzazione Pattern è riuscita a dare risposte ad una fase storica che, tra pandemia e guerra, ci ha impedito di incontrarci, di lavorare, di spedire. Oggi raccogliamo risultati importanti, grazie anche all’apporto di competenze giovani, non sempre radicate nel nostro settore manifatturiero. E pensiamo più a fare rete tra eccellenze regionali che nel nostro Paese esistono e sono numerose che a porci obiettivi da multinazionale».
Carla De Meo (Treviso, 1966), giornalista professionista. Ha lavorato per il Sistema Camerale Veneto, al Gazzettino, ad Antenna Tre. Conduce convegni ed eventi formativi (Made Expo, Edilportale) si occupa di comunicazione strategica di progetti online e offline (edilizia, sostenibilità, economia circolare, comfort, hotellerie).