La Torino di domani? Ecco a confronto l’ex sindaco Valentino Castellani e la vicepresidente del Gruppo Giovani dell’Unione industriale di Torino, Barbara Graffino. Proseguono così i dialoghi sulla Torino #futurabile format video pensato dal nostro blog per ragionare sui prossimi anni della città. Pubblico e privato possono collaborare con senso civico? Come condividere insieme gli obiettivi con una buona governance? E ancora: come migliorare una storia in cui l’Amministrazione e il mondo dell’impresa hanno viaggiato per troppi anni, almeno fino alla fine del secolo scorso, in maniera parallela?
La Torino di domani? Si apre il capitolo della classe dirigente, strategico in tutti i settori, in grado di trovare con saggezza e con trasparenza l’equilibrio tra interesse generale e interesse particolare. La responsabilità dei decisori pubblici e privati nei confronti del futuro è perciò quella di avere una visione lunga, con un orizzonte temporale almeno di 15 anni. La responsabilità, concordano Castellani e Graffino, è quella di mettersi in gioco con onesta, coinvolgendo tutta la comunità.
La Torino di domani? È anche la capacità di sognare, concretamente. Osare, slanciarsi: con una visione in grado di contagiare con energia tutti i cittadini, valorizzando il capitale umano, per ridare slancio alle sue eccellenze, ma sapendo di essere una città del mondo. Un’utopia? Al di là delle casacche politiche – questo è l’invito- tutti si tirino su le maniche.
Francesco Antonioli (Torino, 1963) è direttore di Mondo Economico. Coordina i contenuti di questo blog. È contributor di Repubblica. Insegna Comunicazione economica e finanziaria allo Ied (Istituto europeo di design).
