Atp Finals a Torino: e adesso su le maniche

In vista del 2021, gioco di squadra per far crescere Torino con le finali del Tennis mondiale

Le cifre: 96 milioni di telespettatori, 3 mila ore di dirette televisive, che diventano 5.800 considerando le trasmissioni dedicate, il target di un milione di biglietti

21Mag '19

Atp Finals a Torino: e adesso su le maniche

Atp Finals a Torino: una iniezione di tennis per ripartire. Torino ha conquistato le finali 2021-25 con una volée che ha cambiato la partita quando le speranze sembravano essere ridotte al minimo. All’orizzonte si stagliava lo spettro di una nuova beffa per la città, dopo la rinuncia a fare squadra con Milano e Cortina per le Olimpiadi 2026.

Atp Finals a Torino per fare squadra

Già, fare squadra. Proprio il gioco di squadra ha permesso alla candidatura torinese alle Atp Finals di superare in volata Tokyo, Londra, Singapore e Manchester e aggiudicarsi il Masters. E giustamente ora la sindaca, Chiara Appendino, lo sottolinea e rivendica il successo, dopo le avvilenti titubanze sulla questione a cinque cerchi. Unire le forze, evitare divisioni e contrapposizioni ideologiche fini a se stesse, è fondamentale per convincere chi deve giudicare.

Torino ci è riuscita, tornando prepotentemente sulla mappa dello sport mondiale. Lo merita, a tredici anni dai Giochi del 2006. E questa vittoria nasce anche da lì. Il Pala Alpitour, che ospiterà il torneo con i migliori otto giocatori del mondo, è proprio eredità delle Olimpiadi invernali. Dimostrazione più lampante della “legacy” che deve accompagnare i grandi eventi non c’è. Futurabile ha sostenuto con convinzione questa strada, insieme a tutti coloro che tifano per il futuro di Torino.

Atp Finals a Torino: un nuovo circolo virtuoso

La speranza è che ora si inneschi un nuovo circolo virtuoso per conquistare in futuro altre vetrine di questa caratura. Le Finals avranno un impatto economico stimato in 400-500 milioni in cinque anni e tanto basterebbe per sorridere. Ma ci sono altri numeri da considerare: 96 milioni di telespettatori, 3 mila ore di dirette televisive, che diventano 5.800 considerando le trasmissioni dedicate, il target di un milione di biglietti. La chiave sarà il 2021, data della prima edizione. Dovrà fare da volano per  le quattro successive, in modo da far diventare “virale” Torino nel mondo.

Perché il Masters è appunto un evento mondiale, tanto che è stato definito il “Superbowl del tennis” dal presidente dell’Atp, Chris Kermode.

La sfida è anche far “durare” le Finale per un anno intero e non soltanto per otto giorni. Coinvolgendo la città e l’Italia intera nell’attesa e nell’avvicinamento, mettendo in campo le eccellenze, imprenditoriali e non, del territorio, le competenze, l’innovazione. E adesso, su le maniche. Così da rinnovare quell’effetto olimpico che nel 2006 ha rilanciato Torino.

Filippo Bonsignore (Torino, 1978) è laureato in economia aziendale. Giornalista professionista,  ha collaborato per dodici anni con Il Sole-24 Ore e successivamente con l’Agenzia Ansa. Segue da dieci anni quotidianamente la Juventus, si occupa anche di calciomercato, stadi e basket. Ha seguito tre finali di Champions League, una Olimpiade e un Mondiale di volley. Attualmente collabora con il Corriere della Sera e con il Corriere dello Sport. È vicepresidente vicario dell’Ussi Subalpina, l’associazione dei giornalisti sportivi del Piemonte. È nel networking di Spazi Inclusi.

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