Claudiu, Romania

Fratelli d'Italia #3

Nato a Bucarest, ha 29 anni, vive con Giovanna. Insieme gestiscono un negozio creativo di capi d'abbigliamento: «Guapamole». Il resto dell'energia è per un campo di calcio...

Claudiu, Romania, Fratelli d'Italia
15Feb '19

Claudiu, Romania

Claudiu è nato a Bucarest, ha 29 anni e vive a Torino con la sua compagna, Giovanna. Cinque anni fa hanno aperto una piccola bottega che vende abbigliamento e accessori, tutto rigorosamente artigianale.

Insieme ad altri amici italiani e stranieri è socio dell’associazione sportiva Asd Ora, che promuove calcio e integrazione.

Il campo in Barriera di Milano è il posto a cui non rinuncerebbe mai.

Claudiu è nato dopo la caduta del regime di Ceausescu, quando la Romania viveva uno dei periodi più complessi della sua storia.

Il comunismo lasciava il passo a un sistema politico democratico, il Paese si dotava di una Costituzione. Iniziava una nuova era per la Romania.

A 15 anni, a malincuore, Claudiu lasciava la sua terra per seguire il padre e la sua nuova famiglia in Italia, a Torino.

Sotto la Mole si iscrive ad un corso professionale, consegue il diploma e comincia a lavorare nel campo dell’edilizia e in alcune fabbriche del territorio.

Nel 2013 quando conosce Giovanna, sua attuale compagna, la prospettiva cambia.

I due condividono un’idea, vogliono farne un progetto di vita: aprire un laboratorio artigianale e produrre accessori e capi di abbigliamento tagliati, stampati e cuciti a mano. Il sogno si concretizza cinque anni fa, quando in via Bava, nel cuore di Vanchiglia, vede la luce “Guapamole”, un negozio colorato che abbonda di creatività.

Come vanno le cose? «Tenere in vita un’attività, farla crescere, ottenere dei buoni guadagni è molto difficile – spiega Claudiu – Soprattutto quando si parte da un piccolo laboratorio e bisogna farsi conoscere in giro. Però io e Giovanna siamo giovani, abbiamo deciso di investire il nostro tempo su questo progetto e tutte le energie vanno li».

In realtà qualche caloria Claudiu la mette da parte in vista del venerdì sera, quando si ritrova con gli amici dell’associazione Asd Ora.

Si tratta di un gruppo che annovera soci provenienti da tutto il mondo.

Da tre anni a questa parte, l’associazione rinnova al Comune di Torino la domanda per ottenere la disponibilità del campo da calcio “Regaldi”, in via Monteverdi, 4, nel quartiere Barriera di Milano. A due passi dal palazzone abbandonato delle Poste, il posto non è dei più accoglienti. Ma per Claudiu, che nel frattempo è diventato responsabile tecnico dell’associazione, quel complesso sportivo è diventato un luogo amico, il suo preferito a Torino.

Racconta Claudiu: «Da quando ho fatto il primo allenamento con i ragazzi ho capito che qui avrei fatto amicizia. Ci sono africani, sudamericani, marocchini, albanesi, tanti italiani. Giochiamo a calcio, ogni tanto si mangia una pizza insieme e se qualcuno ha bisogno di un favore c’è il gruppo su Facebook».

«In questo periodo – conclude Claudiu – si parla molto di politiche migratorie, di stranieri. Ma basterebbe proporre modelli simili, magari puntando sullo sport, per mettere insieme ragazzi che provengono da luoghi diversi, che sono cresciuti con culture differenti».

«Perché in fondo tutti vogliamo la stessa cosa: divertirci e avere una vita dignitosa».

I luoghi del cuore.

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